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Normativa acqua potabile Legionella 2023: le novità e gli obblighi da rispettare

L’acqua potabile rappresenta un diritto essenziale per la salute pubblica e il benessere sociale. La qualità delle acque destinate al consumo umano è regolata da precise disposizioni normative per proteggere i cittadini dai rischi legati alla contaminazione batterica, tra cui la Legionella, responsabile della legionellosi. Una delle più importanti in questa materia è la Normativa Legionella 2023. Scopriamo insieme cosa ha stabilito.

Nel 2023, l’Italia ha aggiornato la propria normativa sulle acque potabili con il Decreto Legislativo n. 18/2023, recependo la Direttiva UE 2184/2020. Questo intervento ha sostituito il precedente D.Lgs. 31/2001, introducendo nuovi parametri di qualità e criteri più stringenti per il controllo obbligatorio della Legionella.

Le nuove disposizioni impongono agli operatori di settori sensibili – come strutture ricettive, ospedali, condomini e aziende – di adottare misure più rigorose per il trattamento antilegionella, l’analisi delle acque potabili e la gestione del rischio Legionella.

In questa guida approfondiremo:

  • Le principali novità normative in materia di acqua potabile e prevenzione della Legionella.
  • Chi è tenuto a rispettare le nuove disposizioni e quali sono gli obblighi di legge.
  • Le strategie di analisi prevenzione e controllo della legionellosi per ridurre il rischio di contaminazione da Legionella.

Se vuoi scoprire cosa prevede la normativa Legionella 2023 e quali azioni adottare per garantire la sicurezza delle acque destinate al consumo umano continua a leggere. Se stai cercando una consulenza specifica per garantire la conformità ai tuoi impianti, sei nel posto giusto: C&P Service Srl mette a disposizione la sua esperienza decennale nel campo della conformità, predisponendo per la tua azienda il DVR Legionella personalizzato e tutte le certificazioni necessarie a dimostrare la sicurezza dei tuoi ambienti. Chiedi subito una consulenza gratuita! 

Cosa prevede la normativa Legionella 2023?

Il Decreto Legislativo 18/2023 ha introdotto importanti aggiornamenti nella normativa sulle acque potabili, con un focus non solo sulla protezione della salute umana, ma anche su aspetti ambientali legati alla gestione delle risorse idriche.

Dalla pubblicazione in Gazzetta Ufficiale del decreto legislativo, le nuove disposizioni, che recepiscono la Direttiva UE 2184/2020, stabiliscono criteri più stringenti per garantire che le acque destinate al consumo umano siano sicure, prive di contaminanti e conformi ai requisiti di qualità stabiliti dalla legge.

Oltre alla definizione di nuovi parametri di potabilità, il decreto prevede obblighi precisi per la valutazione e gestione del rischio Legionella, imponendo controlli più rigorosi per prevenire la Legionella riducendo il rischio di contaminazione negli impianti idrici.

Le principali leggi e direttive in vigore

La legislazione sulle acque potabili è stata profondamente rinnovata con il D.Lgs. 18/2023, che ha sostituito il precedente D.Lgs. 31/2001. Questa riforma si è resa necessaria per allineare la normativa nazionale, sostanzialmente ferma alle linee guida legionella del 2015, alle più recenti direttive europee in materia di qualità dell’acqua e tutela della salute pubblica.

Le norme fondamentali attualmente in vigore includono:

  • Direttiva UE 2184/2020, che stabilisce i criteri per la sicurezza e la gestione delle acque potabili a livello comunitario.
  • Decreto Legislativo 18/2023, che recepisce la direttiva europea e introduce nuove regole per il trattamento delle acque, il controllo della Legionella e la gestione del rischio idrico.
  • Norme nazionali di settore, che dettagliano gli obblighi di legge per le strutture a rischio e le metodologie di analisi delle acque potabili per garantire la conformità ai nuovi standard.

Questi aggiornamenti si inseriscono in un quadro normativo che parte dalle norme in materia di sicurezza sul lavoro, come il D.Lgs. 81/2008, e le disposizioni più specifiche, che puntano a garantire un accesso sicuro all’acqua potabile, prevenendo contaminazioni da agenti patogeni come la Legionella e migliorando la gestione delle risorse idriche nel lungo periodo.

Decreto Legislativo 18/2023 e Direttiva UE 2184/2020

Il D.Lgs. 18/2023 stabilisce una definizione chiara di acque destinate al consumo umano, includendo:

  • Acque potabili trattate o non trattate, utilizzate per bere, cucinare e per altri usi domestici, sia in ambienti pubblici che privati.
  • Acque impiegate nelle imprese alimentari, incorporate negli alimenti o utilizzate nei processi di produzione, trasformazione e conservazione.

Per garantire che le acque siano salubri e pulite, il decreto impone il rispetto di specifici parametri stabiliti nell’Allegato I e rafforza le misure di controllo Legionella obbligatorio, tra cui:

  • Divieto di contaminanti pericolosi: le acque non devono contenere microrganismi, virus o parassiti in concentrazioni tali da rappresentare un rischio per la salute.
  • Requisiti minimi di qualità: le acque devono rispettare i valori di parametro fissati per garantire la potabilità.
  • Gestione preventiva del rischio: obbligo di adottare misure specifiche per ridurre il rischio di contaminazione negli impianti idrici e nei sistemi di distribuzione interni.

Il decreto presta particolare attenzione anche alle acque confezionate in bottiglie o contenitori, per le quali sono previste regole specifiche in termini di qualità e sicurezza.

A chi si applicano le nuove regole?

Le disposizioni introdotte dalla normativa Legionella 2023 si applicano a un’ampia gamma di soggetti pubblici e privati che gestiscono o utilizzano acque destinate al consumo umano. Tra i principali destinatari:

Strutture ricettive e alberghi → Devono implementare piani di gestione del rischio Legionella, garantendo controlli periodici sugli impianti idrici.

Ospedali e strutture sanitarie → Obbligate a rispettare protocolli rigidi per prevenire la proliferazione del batterio nelle reti idriche.

Aziende e imprese alimentari → Devono assicurare che le acque utilizzate nei processi di produzione rispettino i parametri di qualità previsti dalla normativa sulla qualità delle acque.

Condomini e edifici con impianti idrici complessi → Soggetti all’obbligo di controllo Legionella obbligatorio, con analisi periodiche e interventi di prevenzione.

Questi soggetti sono tenuti a implementare misure specifiche per il trattamento antilegionella, adottando strategie di analisi, monitoraggio e disinfezione per ridurre al minimo i rischi di contaminazione.

Requisiti per il controllo della Legionella nelle acque potabili

La normativa Legionella 2023 ha introdotto un nuovo approccio alla gestione della qualità delle acque potabili, basato su un sistema di valutazione del rischio Legionellosi esteso a tutta la filiera idro-potabile. Questo metodo, noto come Water Safety Plan (Piano di Sicurezza delle Acque – PSA), è stato adottato per garantire un monitoraggio più efficace e prevenire la contaminazione da agenti patogeni, tra cui il batterio Legionella.

Il Decreto Legislativo 18/2023, recependo la Direttiva UE 2184/2020, ha stabilito nuovi criteri di controllo obbligatori, imponendo verifiche specifiche non solo sulla qualità delle acque destinate al consumo umano, ma anche sul loro intero ciclo di distribuzione.

Vediamo nel dettaglio quali sono i parametri di riferimento, le esenzioni previste e le principali differenze rispetto alla normativa precedente.

Quali sono i parametri di riferimento per l’analisi delle acque?

Per garantire la sicurezza delle acque potabili, il D.Lgs. 18/2023 ha aggiornato i parametri chimici e microbiologici, introducendo nuovi limiti per sostanze ritenute potenzialmente pericolose.

L’analisi delle acque destinate al consumo umano deve ora tenere conto di:

  • Valori microbiologici: presenza di Legionella, batteri coliformi, Escherichia coli e altri patogeni.
  • Parametri chimici: limiti per piombo, arsenico, cloriti e trialometani, sostanze considerate dannose per la salute.
  • Sostanze emergenti: nuovi composti individuati dagli studi scientifici, il cui monitoraggio è ora obbligatorio.

Il monitoraggio della qualità dell’acqua viene effettuato in più punti della rete idrica:

  • Alla fonte, nei punti di prelievo dell’acqua destinata al consumo umano.
  • Nella rete di distribuzione, fino al punto di consegna al consumatore.
  • All’interno degli edifici, nei rubinetti e negli impianti a rischio di proliferazione batterica.
  • Nelle imprese alimentari, per garantire il rispetto dei requisiti di potabilità negli usi industriali.

Questo sistema di analisi e prevenzione permette di individuare tempestivamente eventuali contaminazioni, riducendo il rischio di legionellosi, particolarmente attenzionato dal Ministero della Salute e dall’Istituto Superiore di Sanità, e altre malattie legate all’acqua potabile non conforme.

Esenzioni e casi particolari

Non tutte le acque destinate al consumo umano rientrano nelle stesse categorie di controllo. Il decreto prevede alcune esenzioni specifiche, tra cui:

  • Acque minerali naturali e acque di sorgente, già soggette a normative specifiche.
  • Acque confezionate in bottiglie o contenitori, per le quali si applicano regole di produzione e confezionamento differenti.
  • Forniture idriche di piccola entità, come quelle con un consumo medio inferiore ai 10 m³ al giorno o che servono meno di 50 persone.

In questi casi, i controlli sono meno stringenti rispetto a quelli previsti per le grandi reti di distribuzione idrica o per gli impianti che rientrano tra gli edifici prioritari (ospedali, strutture sanitarie, hotel e impianti industriali).

Tuttavia, anche per le forniture esentate, il controllo Legionella obbligatorio può essere richiesto dalle autorità sanitarie in presenza di particolari fattori di rischio.

Differenze rispetto alla normativa precedente

Il D.Lgs. 18/2023 ha introdotto modifiche sostanziali rispetto alla precedente normativa sulle acque potabili (D.Lgs. 31/2001), tra cui:

  • Adozione del Piano di Sicurezza delle Acque (PSA) → prima non obbligatorio, ora richiesto per tutti gli impianti idrici.
  • Introduzione di limiti più severi per contaminanti chimici e microbiologici, con particolare attenzione a piombo e Legionella.
  • Ampliamento delle responsabilità dei gestori idro-potabili, con un’estensione degli obblighi di monitoraggio lungo tutta la filiera.
  • Obbligo di gestione del rischio per gli edifici prioritari, tra cui ospedali, cliniche, case di riposo, hotel e stabilimenti termali.
  • Sanzioni amministrative più elevate, con multe significative in caso di mancata conformità agli standard di qualità dell’acqua.

Questi cambiamenti segnano un passo avanti nella legislazione acque destinate al consumo umano, migliorando la protezione per i consumatori e riducendo il rischio di contaminazione da Legionella.

Rischio Legionella: chi è obbligato a intervenire?

La normativa Legionella 2023 e, in particolare, il Decreto Legislativo 18/2023, recependo la Direttiva UE 2184/2020, ha reso più stringenti gli obblighi di prevenzione e controllo della Legionella nelle acque destinate al consumo umano.

L’introduzione del Piano di Sicurezza dell’Acqua (PSA) e il potenziamento delle misure di gestione del rischio Legionella impongono agli operatori del settore idrico, ai responsabili di strutture pubbliche e private e agli amministratori condominiali di adottare strategie preventive per garantire la salubrità dell’acqua potabile.

Vediamo nel dettaglio quali categorie sono obbligate a intervenire, quali sono i loro doveri normativi e quali misure devono adottare per evitare il rischio di contaminazione.

Strutture ricettive e ospedali: obblighi e responsabilità

Le strutture sanitarie e le strutture ricettive sono classificate come edifici prioritari secondo la normativa vigente. Questo significa che sono soggette a controlli più rigorosi per prevenire la proliferazione della Legionella, un batterio che trova condizioni favorevoli in impianti idrici complessi.

Ospedali, cliniche e strutture sanitarie

  • Sono obbligati a implementare Piani di Sicurezza dell’Acqua (PSA) specifici per monitorare e prevenire la proliferazione della Legionella.
  • Devono effettuare analisi periodiche delle acque potabili, con particolare attenzione alle reti idriche di distribuzione interna.
  • In caso di superamento dei limiti di Legionella, devono adottare misure di disinfezione immediata, come il trattamento antilegionella con biossido di cloro o iperclorazione.

Hotel, campeggi e strutture ricettive

  • Hanno l’obbligo di verificare e mantenere la qualità dell’acqua utilizzata per la doccia, i lavabi e le piscine, che rappresentano ambienti a rischio di diffusione della Legionella.
  • Devono predisporre piani di autocontrollo, con test regolari sulle acque e sulla temperatura delle tubature.
  • Sono responsabili della manutenzione degli impianti idrici, inclusa la pulizia dei serbatoi e la gestione del rischio nelle torri di raffreddamento.

Questi obblighi derivano dall’elevata vulnerabilità dei soggetti ospitati in queste strutture (pazienti ospedalizzati, anziani, bambini e persone immunodepresse), per i quali l’esposizione alla Legionella nell’acqua potabile può risultare particolarmente pericolosa.

Imprese e amministratori di condominio: cosa fare?

Anche gli amministratori di condominio e le aziende con impianti idrici interni devono adeguarsi alla normativa sulle acque potabili, in particolare per quanto riguarda la gestione del rischio batterico.

Obblighi per i condomini e gli edifici residenziali

  • L’amministratore di condominio è identificato come Gestore Idrico della Distribuzione Interna (GIDI) e ha il compito di garantire che l’acqua fornita ai residenti mantenga i parametri di potabilità stabiliti dalla normativa.
  • È responsabile della manutenzione periodica delle tubature, della sanificazione dei serbatoi e dell’attuazione di misure preventive contro la contaminazione da Legionella.
  • In caso di impianti complessi o con storicità di contaminazioni, è consigliato un monitoraggio più frequente e l’eventuale installazione di sistemi di trattamento dell’acqua.

Obblighi per le aziende e le imprese alimentari

  • Le aziende con impianti idrici interni devono eseguire test periodici sulla qualità dell’acqua utilizzata nei processi di produzione.
  • Gli stabilimenti alimentari sono tenuti a rispettare i limiti previsti dalla normativa potabilità acqua, in modo da garantire la sicurezza dei prodotti destinati al consumo umano.
  • Devono redigere un Piano di autocontrollo, basato sui principi HACCP, per evitare la proliferazione della Legionella e di altri contaminanti.

Il ruolo del Gestore Idrico della Distribuzione Interna (GIDI)

Secondo la normativa legionella 2023 il D.Lgs. 18/2023, il GIDI (Gestore Idrico della Distribuzione Interna) è la figura responsabile della gestione dell’acqua potabile all’interno degli edifici pubblici e privati.

Questa figura può essere rappresentata dai seguenti soggetti:

  • Il proprietario dell’edificio o l’amministratore condominiale.
  • Il direttore di una struttura sanitaria o ricettiva.
  • Un soggetto delegato, come un tecnico qualificato o una ditta specializzata.

Il GIDI ha il compito di:

  • Assicurare che i parametri di qualità dell’acqua rispettati nel punto di consegna siano mantenuti fino al punto d’uso.
  • Adottare misure preventive per ridurre il rischio di proliferazione della Legionella negli impianti interni.
  • Eseguire controlli analitici periodici e prendere provvedimenti immediati in caso di contaminazione.
  • Informare gli utenti sulle buone pratiche di utilizzo dell’acqua, ad esempio facendo scorrere l’acqua prima dell’uso in caso di stagnazione prolungata.

Formazione obbligatoria per la gestione del rischio idrico

Per garantire la corretta applicazione della normativa acque potabili, il decreto prevede specifici percorsi di formazione per:

  • GIDI e responsabili della sicurezza idrica.
  • Progettisti, idraulici e tecnici del settore.
  • Operatori di strutture sanitarie, alberghiere e ristorative.

Questi corsi, coordinati dal Ministero della Salute e dal CeNSiA (Centro Nazionale per la Sicurezza delle Acque), mirano a formare professionisti in grado di valutare e gestire il rischio Legionella, migliorando la qualità degli impianti idrici.

Come prevenire la Legionella?

La Legionella è un batterio che prolifera in ambienti acquatici, soprattutto nelle reti idriche degli edifici, nei serbatoi e nei sistemi di condizionamento. Il rapporto tra Legionella e condizionatori è meritevole della massima attenzione, per la frequentissima diffusione del batterio attraverso questo genere di impianto. La prevenzione è quindi fondamentale per ridurre il rischio di contaminazione delle acque potabili e prevenire la diffusione della legionellosi.

Il Decreto Legislativo 18/2023, in linea con la Direttiva UE 2184/2020, ha introdotto nuove misure di controllo e prevenzione per garantire la qualità dell’acqua destinata al consumo umano.

Vediamo nel dettaglio quali sono le azioni obbligatorie e raccomandate, le metodologie di monitoraggio e i trattamenti per la legionella più efficaci, come l’uso del biossido di cloro.

Misure di prevenzione secondo la normativa legionella 2023

Il D.Lgs. 18/2023 prevede una serie di misure preventive per ridurre il rischio di contaminazione da Legionella negli impianti idrici. Tra queste:

Gestione del rischio con il Piano di Sicurezza dell’Acqua (PSA)

  • Gli edifici prioritari (ospedali, hotel, strutture sanitarie) devono adottare un Piano di Sicurezza dell’Acqua per monitorare e prevenire la crescita della Legionella.
  • Gli edifici non prioritari (uffici, condomini) devono comunque attuare misure di autocontrollo, con particolare attenzione agli impianti a rischio.

Manutenzione periodica degli impianti idrici

  • Pulizia e sanificazione periodica dei serbatoi e delle tubature.
  • Eliminazione dei punti di ristagno e controllo della temperatura dell’acqua (evitando che resti a lungo tra 25°C e 45°C, l’intervallo ottimale per la proliferazione della Legionella).
  • Sostituzione dei materiali porosi o incrostati nelle tubature che possono favorire il biofilm batterico.

Trattamenti preventivi

  • Installazione di filtri microbiologici nei rubinetti e nei punti d’uso sensibili.
  • Disinfezione periodica con clorazione, biossido di cloro o trattamenti termici per abbattere la carica batterica.

Queste misure devono essere documentate e incluse nei protocolli di gestione del rischio idrico, per garantire il rispetto della normativa acqua potabile.

Monitoraggio e test: quando e come farli?

La normativa Legionella 2023 stabilisce che i controlli devono essere effettuati con frequenze variabili in base al tipo di impianto e alla destinazione d’uso dell’edificio.

Edifici prioritari (ospedali, cliniche, hotel, case di riposo)

  • Test obbligatori con frequenza almeno semestrale.
  • Campionamenti in punti strategici, come rubinetti, docce, serbatoi e impianti di climatizzazione.
  • Se i livelli di Legionella superano 1000 UFC/L, è obbligatorio un intervento immediato.

Edifici non prioritari (uffici, abitazioni, aziende non sanitarie)

  • Monitoraggio raccomandato ogni due anni, ma obbligatorio in presenza di impianti a rischio (torri di raffreddamento, serbatoi di accumulo).
  • Controlli mirati in caso di modifiche agli impianti idrici, stagnazione prolungata o segnalazione di casi di legionellosi.

Serbatoi e cisterne di accumulo

  • Devono essere sanificati almeno una volta all’anno.
  • In presenza di depositi o incrostazioni, è necessario effettuare una pulizia straordinaria.
  • È obbligatorio il controllo del residuo di cloro per garantire un’adeguata disinfezione.

Impianti di climatizzazione e torri di raffreddamento

  • Questi sistemi rappresentano un alto rischio per la diffusione della Legionella tramite aerosol.
  • Devono essere ispezionati ogni 3-6 mesi e trattati con biocidi specifici.

Tutte le analisi devono essere eseguite da laboratori accreditati, utilizzando metodi ufficialmente riconosciuti per il controllo Legionella obbligatorio.

Biossido di cloro: un trattamento efficace?

Uno dei trattamenti più utilizzati per la disinfezione dell’acqua e la prevenzione della Legionella è l’uso del biossido di cloro.

Come funziona?
Il biossido di cloro è un disinfettante ad alta efficacia che agisce contro batteri, virus e biofilm, impedendo la proliferazione della Legionella negli impianti idrici.

Vantaggi rispetto al cloro tradizionale

  • Maggiore capacità di penetrazione nei biofilm batterici.
  • Effetto persistente lungo la rete idrica, garantendo protezione prolungata.
  • Minore formazione di sottoprodotti tossici rispetto alla clorazione standard.

Quando utilizzarlo?

  • In impianti a rischio, come ospedali, alberghi e torri di raffreddamento.
  • Per la disinfezione periodica delle tubature e dei serbatoi.
  • In caso di contaminazione accertata da Legionella.

Nonostante i benefici, è fondamentale che l’uso del biossido di cloro sia monitorato da tecnici specializzati, poiché un dosaggio inadeguato può risultare inefficace o dannoso.

Altri trattamenti per la prevenzione della Legionella

Oltre al biossido di cloro, esistono altri metodi per la disinfezione delle acque potabili e il controllo della Legionella:

Trattamento termico

  • Prevede il riscaldamento dell’acqua oltre i 60°C per eliminare i batteri.
  • È un metodo efficace, ma richiede elevato consumo energetico e manutenzione costante.

Filtri per Legionella

  • Sono dispositivi installati nei rubinetti e nelle docce per bloccare il passaggio dei batteri.
  • Offrono protezione immediata, ma devono essere sostituiti periodicamente.

Ioni d’argento e rame

  • Metodo di disinfezione a base di ioni metallici, che inibiscono la crescita dei batteri.
  • Viene usato principalmente negli impianti ospedalieri e nei grandi edifici.

L’efficacia di questi trattamenti dipende dalle caratteristiche dell’impianto e dalla tipologia di contaminazione presente.

Come adeguarsi alla normativa?

L’adeguamento alla normativa Legionella 2023 richiede un approccio sistematico che comprenda monitoraggio, prevenzione e gestione del rischio idrico. Il Decreto Legislativo 18/2023 impone obblighi precisi a strutture sanitarie, alberghi, aziende e condomini, richiedendo una gestione attenta della qualità dell’acqua potabile.

Grazie agli strumenti digitali, oggi è possibile automatizzare molte attività di controllo e prevenzione, riducendo i rischi e semplificando il rispetto delle normative.

Vediamo quali sono le soluzioni tecnologiche disponibili e perché affidarsi a esperti per garantire la conformità normativa.

Strumenti digitali per la gestione del rischio Legionella

L’innovazione tecnologica ha reso possibile il monitoraggio in tempo reale della qualità dell’acqua, semplificando le procedure di prevenzione e gestione del rischio Legionella. Tra gli strumenti più efficaci:

Monitoraggio operativo automatizzato

  • Sistemi di controllo in continuo per verificare i livelli di cloro residuo, pH, torbidità e temperatura nei punti critici degli impianti idrici.
  • Sensori digitali che segnalano eventuali anomalie, permettendo un intervento tempestivo.

Sistemi di allerta precoce (EWS – Early Warning Systems)

  • Strumenti avanzati che analizzano dati in tempo reale per individuare rischi di contaminazione prima che diventino critici.
  • Monitoraggio delle variazioni di temperatura e torbidità, parametri fondamentali per la proliferazione della Legionella.

Telecontrollo e gestione da remoto

  • Software di telecontrollo che permettono di gestire gli impianti idrici a distanza, riducendo il rischio di stagnazione dell’acqua e ottimizzando gli interventi di manutenzione.
  • Sistemi di allerta automatica, che notificano gli operatori in caso di parametri fuori norma.

Modelli predittivi e intelligenza artificiale

  • Utilizzo di modelli statistici per prevedere il rischio di proliferazione batterica sulla base dei dati raccolti.
  • Sistemi esperti che integrano dati georeferenziati per identificare le aree più esposte al rischio.

Queste tecnologie non sono solo strumenti di supporto, ma possono diventare parte integrante di un Piano di Sicurezza dell’Acqua (PSA), garantendo la conformità normativa in modo efficiente e affidabile.

Contatta un esperto per la conformità normativa

Adeguarsi alla normativa acqua potabile non è solo un obbligo legale, ma un investimento per la sicurezza e la salute pubblica. Per garantire che le strutture rispettino tutte le disposizioni in materia di controllo Legionella obbligatorio, è fondamentale affidarsi a professionisti del settore.

Perché affidarsi a un esperto?

  • Analisi approfondita degli impianti idrici e valutazione del rischio Legionella.
  • Redazione del Piano di Sicurezza dell’Acqua (PSA) conforme al D.Lgs. 18/2023.
  • Implementazione di misure preventive e sistemi di monitoraggio digitale.
  • Supporto nelle verifiche ispettive e nella gestione delle certificazioni obbligatorie.

La C&P Service, azienda con oltre 10 anni di esperienza nel settore, offre consulenza gratuita per supportare imprese e amministrazioni nell’adeguamento alla normativa Legionella 2023.

Affidati ai professionisti della gestione del rischio idrico: contatta C&P Service per una consulenza personalizzata!

Preventivo

FAQ – Domande Frequenti sulla Normativa Legionella 2023

Quali sono le principali novità introdotte dalla normativa Legionella nel 2023?

La principale novità del 2023 è l’entrata in vigore del Decreto Legislativo n. 18 del 23 febbraio 2023, che recepisce la direttiva europea (UE) 2020/2184 sulla qualità delle acque destinate al consumo umano. Questo decreto introduce importanti modifiche riguardanti il controllo della Legionella, in particolare:
Obbligo di controllo: È stato introdotto l’obbligo di controllo del parametro Legionella negli edifici prioritari, come ospedali, case di cura, alberghi e altre strutture ricettive.
Gestione del rischio: Il decreto prevede una nuova valutazione e gestione del rischio Legionella nei sistemi di distribuzione interni degli edifici, con particolare attenzione agli impianti idrici.
Nuovi parametri: La Legionella è stata inserita tra i parametri microbiologici da analizzare nelle acque destinate al consumo umano.

A quali strutture si applica la nuova normativa Legionella 2023?

La normativa si applica a diverse tipologie di strutture, in particolare:
Edifici prioritari: Ospedali, case di cura, case di riposo, alberghi, campeggi, palestre, piscine e altre strutture aperte al pubblico.
Edifici con impianti a rischio: Edifici con impianti idrici complessi, come condomini di grandi dimensioni, che possono favorire la proliferazione della Legionella.
Impianti di distribuzione dell’acqua: La normativa riguarda anche gli impianti di distribuzione dell’acqua potabile, sia pubblici che privati.

Quali sono gli obblighi per i gestori delle strutture in merito alla Legionella nel 2023?

I gestori delle strutture sono tenuti ad eseguire:
Valutazione del rischio: Effettuare una valutazione del rischio Legionella nei propri impianti idrici.
Controllo periodico: Eseguire controlli periodici della qualità dell’acqua, con particolare attenzione alla presenza di Legionella.
Manutenzione degli impianti: Garantire la corretta manutenzione degli impianti idrici, per prevenire la proliferazione del batterio.
Redazione di un piano di autocontrollo: Predisporre un piano di autocontrollo per la gestione del rischio Legionella.
Informazione agli utenti: Informare gli utenti sui rischi e sulle misure di prevenzione.
Importante: La normativa Legionella è complessa e in continua evoluzione. Per informazioni dettagliate e specifiche, ti consigliamo di consultare il testo del Decreto Legislativo n. 18/2023 e di rivolgerti a un consulente esperto.

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